Intervista a Claudia Longo: quando l’asilo diventa 2.0
L’innovazione tecnologica è un tema sempre più sentito al giorno d’oggi. Sta entrando infatti nelle pubbliche amministrazioni e viene introdotta con maggiore frequenza nelle aziende. Ma partiamo dalla base, il luogo dove ogni essere umano comincia a muovere i primi passi: l’asilo. Parliamo, perciò, di un gruppo di asili nido che hanno deciso di diventare “2.0” .
Maiora Labs, per conto della nuova realtà “Bimbi in gioco” ha creato una vera e propria infrastruttura web-based (solo back-end), che permette ai genitori dei bambini di interagire con le scuole. Ogni genitore potrà così partecipare e condividere le attività svolte dalla scuola, leggere gli avvisi, iscrivere il proprio bambino a iniziative e comunicare direttamente con lo staff di “Bimbi in Gioco”.
Riportiamo qui di seguito l’intervista a Claudia Longo, Responsabile Comunicazione dell’organizzazione “Bimbi in Gioco”.
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Cosa ha spinto l’organizzazione ad adottare questo progetto pilota?
Curare la comunicazione con la famiglie è uno degli strumenti chiave per una concreta collaborazione tra genitori e scuola e per rendere più efficace ed integrata l’azione educativa.
La comunicazione infatti non si esaurisce nell’atto di riportare semplici informazioni ma si realizza nella voglia di trasmettere il vissuto e le esperienze del bambino in sezione.
La scuola è tesa a favorire il coinvolgimento delle famiglie attraverso vari livelli di comunicazione. Per questo motivo è nata l’idea di un sito web.
Il sito non è una “vetrina commerciale” ma la base per la creazione di una vera e propria comunità virtuale: un modo per portare la scuola a casa. È un veicolo per fornire una comunicazione, si scritta, ma empatica e con lo scopo di stimolare l’attenzione e la considerazione da parte dei genitori.
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Avete costruito un network di siti; www.bimbiingioco.it è al centro, come mai questa scelta?
Le scuole del nostro gruppo condividono filosofia,metodi di insegnamento e approccio al bambino che è seguito a 360° . “Bimbi in gioco” è il veicolo che trasmette le nostre idee all’esterno; il nostro obiettivo infatti è anche quello di distinguerci sul territorio come polo di eccellenza per la cura dell’apprendimento del bambino. Inoltre come suggerito dagli esperti di MaioraLabs abbiamo optato per questa soluzione per rendere autonome le singole strutture ma nello stesso tempo “satelliti” di una grande organizzazione.
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Creazione di un network: ogni struttura è equivalente all’altra sotto il punto di vista dell’offerta formativa oppure hanno una mission diversa?
La mission che perseguiamo è la stessa, metodologie e pensiero sono condivisi. La caratteristica principale delle nostre strutture, Nidi e Scuole dell’Infanzia, è la progettualità pedagogica che viene pensata ed elaborata per i bambini seguendo il medesimo filo conduttore, ma si differenzia all’interno delle scuole rispettando le esigenze di chi le abita e le vive ogni giorno.
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Come hanno reagito i genitori davanti a questa innovazione?
Si sono mostrati interessati e hanno trovato interessante ed innovativa questa idea. Alcuni l’ hanno presa come spunto per superare le proprie resistenze nei riguardi della tecnologia. Quello che li ha colpiti di più è stato sapere che l’accesso ad un area riservata è possibile soltanto a chi frequenta le nostre strutture, per poter vedere le attività dei bambini a scuola.
5. Quale è il prossimo mattone da mettere su?
Molti genitori hanno già richiesto l’app per smartphone
6. Come mai avete scelto Maiora Labs?
Sono una “follower” di Maiora Labs da circa due anni, in particolare da quando ho scoperto il progetto “decorourbano.org”. Da quel momento ho continuato a seguirli nella loro evoluzione e capacità di fare innovazione.